venerdì 10 febbraio 2012

Yom HaShoah

Il mese scorso abbiamo dovuto affrontare uno dei percorsi più difficili della nostra (breve) carriera come lettrici: quello sulla Shoah. Impegnativo dal punto di vista psicologico, ma affascinante e fonte di grandi soddisfazioni a livello professionale e umano.
Ci è piaciuto a tal punto che non riusciamo proprio a staccarci da alcuni libri, motivo per cui, anche se ormai fuori stagione, ve li presentiamo. Tanto, si sa, si dovrebbe ricordare sempre, non solo il 27 gennaio e poi... Un bel libro resta sempre un bel libro!

Il bambino di Noè - Eric Emmanuel Schmitt
Età di lettura consigliata: dagli undici anni
Trama: Joseph è un bambino ebreo che riesce a sfuggire alle deportazioni nascosto in un collegio cattolico. Qui, insieme a Padre Pons, imparerà le basi dell'ebraismo e del cattolicesimo.
Perché leggerlo: Come avrete notato, non abbiamo scritto molto sulla trama. Se volete sapere cosa succede all'interno del libro, quali meravigliose avventure si ritrovi a vivere il nostro protagonista, mi dispiace deludervi, ma non succede quasi nulla.
Non sono i fatti a rendere questa storia importante, ma i pensieri e l'atteggiamento con cui un Joseph, il protagonista, e Padre Pons, il prete che gli ha salvato la vita, affrontano le difficoltà.


Misha corre - Jerry Spinelli

Età di lettura consigliata: a partire dai dodici anni
Trama: Misha è un ragazzino di strada che vive nella Varsavia della Seconda Guerra Mondiale, rubando per sopravvivere. Non sa se sia un ebreo o uno zingaro, sa solo di essere diverso. Un giorno conosce un altro ragazzo come lui, Uri, che lo porterà a vivere con sé, nascondendosi dai nazisti insieme ad altri ladruncoli.
Perché leggerlo: Non credo di essere mai riuscita a ridere e piangere così tanto con un unico libro.

La crudezza delle scene che descrive mi ha colpito, lasciandomi esterrefatta. Eppure nel libro non c'è l'orrore, il disgusto, la vergogna. Protagonista e narratore osservano ciò che accade intorno a loro rispettivamente con ingenuità e distacco, senza dare un giudizio positivo o negativo ai fatti.
Anzi, a essere più precisi, nella maggior parte dei casi, Misha non riesce nemmeno a rendersi conto di ciò che accade intorno a lui. Un gioco, una parata, una giostra: ogni scena terrificante si trasforma sotto i suoi occhi e diventa qualcosa di diverso, di innocuo.


La bambina che salvava i libri - Markus Zusak
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Trama: Liesel,bambina tedesca figlia di comunisti, viene nascosta presso una famiglia di estranei. Testimone degli orrori della Seconda Guerra Mondiale in Germania, trova rifugio nei libri, la sua unica possibilità di evasione.
Il tutto narrato in prima persona dalla Morte, autrice d'eccellenza.
Perché leggerlo: ogni parola di questo libro è pesata con maestria. Non c'è una sillaba fuori posto. Si potrebbe leggere anche una pagina a caso, senza conoscere il resto delle vicende, e trovare qualcosa di memorabile. Non è un libro che si ama subito, perché è molto crudo e a tratti conturbante, ma una volta letta l'ultima pagina, se ne sentirà una nostalgia tremenda.

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